Prodotti Save The Duck

Save The Duck, ovvero “salva l’anatra”- con tanto di anatra che fischietta felice sul logo - è l’ironico nome del marchio italiano produttore di piumini in vera finta piuma d’oca. Il materiale impiegato per imbottire i giubbotti è infatti al 100% piuma sintetica in nylon ultrafine giapponese, che consente di ottenere capi belli quanto quelli in vera piuma, ma anche altrettanto morbidi, caldi e leggeri da indossare.
Ad avere questa idea è stato l’imprenditore Nicolas Bargi, già noto nel settore fashion per aver ideato il marchio di moda maschile Ganesh. Il suo impegno nel proporre un brand rispettoso degli animali e della natura è stato coronato con una collaborazione con il WWF per i 50 anni di WWF Italia.

Nicolas Bargi, amministratore delegato e papà di Save The Duck, ha fatturato 27,5 milioni di euro nel 2016, e prevede di arrivare nel 2017 a 33, dopo essere partito dal nulla soltanto nel 2011. Ad oggi sono 500.000 i piumini prodotti dall’azienda, che oltre in Italia è attiva in Europa e negli Stati Uniti.

Il materiale usato da Save The Duck per imbottire i propri piumini si chiama Plumtech: si tratta di uno speciale tipo di ovatta, la cui densità gli consente di incamerare aria, fondamentale per isolare dal freddo senza creare spessore. I piumini di questo marchio sono anche estremamente “strapazzabili”, tanto che possono essere ripiegati dentro un piccolo sacchetto, e asciugano in meno di mezz’ora una volta lavati. L’azienda consiglia di indossarli fino a 10 gradi circa di temperatura esterna, ma sono al vaglio nuove strategie per creare nuovi modelli pensati per il grande freddo.

Nel 2016 Save The Duck ha festeggiato i 50 anni di WWF Italia con una collezione speciale intitolata “Fifty colors fifty years of WWF Italy”. Come dice il nome, si tratta di una gamma di piumini in 50 sfumature di colore differenti, ognuna delle quali associata a una particolare specie animale o habitat a rischio di estinzione. Troveremo quindi ad esempio l’arancione albicocca associato all’orango e il nero all’ayè ayè, scimmietta tipica del Madagascar: in questo modo anche lo shopping può diventare un momento di consapevolezza sulla sostenibilità delle nostre scelte quotidiane.