Profumi

Fin dai tempi antichi l’uomo si è sempre avvalso dei profumi, miscele di sostanze odorose a base d’acqua, d’olio o di alcol, con i quali il proprio naturale odore viene alterato e, a seconda dell’intensità della fragranza, si suscitano diversi effetti, dall’attrazione alla repulsione. La capacità del profumo di stimolare sensazioni attraverso l’olfatto ha fatto sì che questa invenzione umana diventasse nei secoli protagonista in svariati contesti, da quello religioso - in cui materiali profumati come l’incenso favoriscono il contatto con la spiritualità - a quello della seduzione, fino a quello del benessere, mediante l’aromaterapia.

Il profumo così come lo intendiamo oggi è un’invenzione che risale all’Ottocento, secolo in cui le scoperte nell’ambito della chimica organica fecero entrare sul mercato le sostanze aromatiche prodotte in maniera sintetica. Tali sostanze permisero di creare fragranze più leggere e allo stesso tempo più economiche. Tra Ottocento e Novecento inoltre il colonialismo portò in Europa novità esotiche come il vetiver e l’ylang ylang, subito impiegate dai maestri profumieri.

Hai già trovato il profumo del tuo cuore? Qui su Shopalike.it potrai scegliere tra centinaia di fragranze di tendenza e classici intramontabili, come ad esempio Chanel Nº 5, creato negli anni Venti da Coco Chanel.

Mitsouko: l’inconfondibile flacone in vetro con le scritte in stile art nouveau racchiude la fragranza creata da Guerlain nel 1919, il cui nome è dedicato all’omonima sposa giapponese eroina del romanzo “La Bataille”. Si contraddistingue per le note fruttate di pesca, che lasciano spazio a spezie misteriose sul fondo.

Chanel Nº 5: Coco Chanel creò per le donne un profumo complesso con oltre 80 ingredienti, tra cui, novità per l’epoca, un composto sintetico. Il risultato? Una fragranza innovativa e provocante, che ha inebriato generazioni di donne - e uomini.

Opium: anche questo profumo si ispira all’Oriente, e precisamente alla Cina imperiale. Yves Sain Laurent mischiò spezie, fiori e legni per dare un’idea di seduzione e decadenza, ribadita dalle scandalose campagne pubblicitarie con Jerry Hall e Sophie Dahl.

CK One: nato negli anni Novanta, il profumo di Calvin Klein è rivolto sia a ragazzi che a ragazze, esaltandone lo spirito ribelle e anticonformista. Il flacone ricorda una piccola fiasca, in vetro opaco, dal design minimalista. La famiglia olfattiva è quella degli agrumati.

J’Adore: nel 1999 la casa di moda Dior lanciò J’Adore, profumo dal flacone elegante come un oggetto di lusso, che ricorda la silhouette degli abiti di Christian Dior. La fragranza simboleggia i valori della maison francese: femminilità, audacia, passione.

Nella scelta di un profumo entrano in gioco svariate componenti: istinto, personalità, stile, ma anche PH della pelle. Cominciamo proprio dall’istinto: l’olfatto è come un “secondo cervello” che ci guida in maniera misteriosa tra odori che ci piacciono e altri che invece ci allontanano. La nostra percezione delle essenze è del tutto soggettiva e in buona parte filtrata dai nostri ricordi e dalle nostre esperienze. Se associamo un determinato profumo a una persona antipatica che lo portava sempre, di certo non lo compreremo per noi!

Le fragranze vengono classificate in base alla famiglia olfattiva, ossia agli elementi dominanti che lo compongono, come per esempio fiori, agrumi o legni. A partire dalle note dominanti, il marketing cerca di costruire un’idea della “personalità tipo” che si sposerà alla perfezione con quella fragranza: briosa, misteriosa, sportiva, elegante. Puoi usare queste classificazioni per cominciare ad orientarti nel mare magnum dei profumi se non hai ancora una preferenza specifica, pensando alla tua personalità e a che cosa vorresti trasmettere di te.

Ultima, ma non per importanza, è la reazione che la nostra pelle ha a contatto col profumo. Ognuno di noi ha un odore naturale che modifica in maniera peculiare a fragranza scelta. Meglio quindi provare sempre il profumo sulla propria pelle - priva di altre fragranze - e attendere almeno mezz’ora, per far svanire le note di testa, più forti ma di breve durata. Solo allora potrai dire se è veramente amore!

I profumi hanno una denominazione differente a seconda della loro concentrazione, che influisce sulla loro durata e persistenza (e sul prezzo). Tra quelli più leggeri, che durano poche ore, vi sono le acque profumate, le acque di Colonia e le “eau de toilette”. Essendo più volatili, queste fragranze possono essere portate con tranquillità anche durante il giorno. Meglio riservare alla sera o alle occasioni speciali le “eau de parfum”, i profumi veri e propri e infine gli estratti, in cui le sostanze sono concentrate al massimo e la persistenza è duratura.

Per sprigionare al massimo tutto il suo bouquet, il profumo ha bisogno del calore. Questo è il motivo per cui lo si spruzza in zone specifiche come i polsi, la nuca, nell’incavo delle braccia o delle ginocchia, sui lobi delle orecchie. Questi punti del corpo infatti hanno una maggiore irrorazione di sangue, e quindi maggior calore. Così facendo la persistenza del profumo può durare anche tutta la giornata. Se invece preferisci profumarti in maniera più leggera, spruzza per due o tre volte la fragranza di fronte a te, e poi entra dentro la “nube di profumo”.