Cantinette portabottiglie

Enofili e sommelier sono sempre categorici quando si parla di vino. Un ottimo vino non solo va saputo bere, ma deve innanzitutto essere conservato in maniera adeguata.

Anche la conservazione casalinga del vino prevede infatti una serie di regole e accorgimenti per evitare che il contenuto della bottiglia possa in qualche modo risentirne.

Non in tutte le case però è possibile costruire una vera e proprio cantina. Per l’affinamento del vino e la conservazione momentanea dei vini "pronti" in commercio, le cantinette portabottiglie sono il modo più organizzato e visivamente accattivante di preservare le proprie bottiglie di vino.

La conservazione dei vini nelle cantinette portabottiglie richiede però una conoscenza generale per quanto riguarda le tipologie di vini e le loro caratteristiche principali, nonché la sostanziale differenza tra vini giovani – e che possono comunque essere consumati in questa fase della loro vita – e vini invecchiati, i tipici vini da cantina.

Una volta individuata la stima di vita del vino è bene riporre la bottiglia nell’apposito spazio della cantinetta portabottiglie, rispettando quindi i tempi di affinamento – se previsto – prima ancora di aprire la bottiglia e consumarla.

Quali vini vanno conservati nelle cantinette portabottiglie? In quale modo vanno riposti affinché il contenuto non risulti compromesso?

I vini in commercio sono solitamente pronti, in particolare quelli bianchi, che sebbene giovani non hanno bisogno di un ulteriore affinamento in bottiglia.

In questo casi, anzi, è bene tenere a mente che la durata del vino bianco messo in commercio si aggira attorno ai sei mesi, tempo in cui il vino mantiene intatte le sue caratteristiche di vino fresco, profumato e fruttato.

I vini rossi, d’altro canto, hanno invece bisogno di un altro tipo di attenzione. La presenza di sedimenti richiede un periodo di riposo successivo all’acquisto, per far sì che questi si depositino nuovamente sul fondo della bottiglia. Se si decide quindi di aprire una bottiglia di vino rosso subito dopo l’acquisto, è necessario prendere qualche giorno in più.

Nel momento in cui si decide di mettere a riposo una bottiglia per un certo periodo di tempo, è necessario prendere in considerazione tre diversi fattori, in base ai quali conservare il proprio vino mantenendone intatte le carattersitche. Per ognuno di questi esistono infatti degli specifici accorgimenti:

Vino e ossigeno non vanno d’accordo. Il rischio ossidazione è una delle maggiori cause di bottiglie di vino compromesse. Per mantenere l’umidità necessaria ed evitare l’ingresso di ossigeno attraverso il materiale poroso del tappo in sughero, è bene riporre la bottiglia nella cantinetta portabottiglie in posizione orizzontale, così che il vino mantenga il tappo umido.

La temperatura, come la presenza di ossigeno, può contribuire a compromettere il contenuto della bottiglia di vino. Per questo motivo è necessario posizionare la cantinetta portabottiglie in una stanza con una temperatura stabile non superiore ai 25° C. Non solo il caldo può deteriorare il vino. Anche una temperatura troppo bassa può causare dei danni al contenuto della bottiglia.

Come la temperatura, anche la luce può – in determinate circostanze – contribuire ad alterare il vino. In particolar modo, a risentirne sono i vini bianchi e quei vini conservati in bottiglie trasparenti o dal colore chiaro. Avvolgete le vostre bottiglie in un foglio di carta e non mettete la cantinetta portabottiglie a diretto contatto con fonti di calore e illuminazione.