Prodotti Gucci

Con quasi un secolo di storia alle spalle, Gucci è uno dei nomi imprescindibili della moda e del lusso in Italia. Il brand, fondato da Guccio Gucci nel 1921 nella tradizione dell’arte della pelletteria fiorentina, si è evoluto negli anni imponendo uno stile inconfondibile e mai banale - la doppia G intrecciata, i riferimenti al mondo dell’equitazione, l’uso del bambù - che ben presto ha scavalcato i confini della Penisola per espandersi nel resto del mondo. Al giorno d’oggi Gucci è un marchio globale che, più che semplici collezioni di abiti, si fa portatore di un vero e proprio stile di vita, al di là delle tendenze passeggere del momento.

Era il 1921 quando Guccio Gucci, capostipite della maison, fondò a proprio nome a Firenze un’azienda produttrice di articoli di pelletteria per il viaggio e l’equitazione. Nei propri prodotti Gucci trasferì ciò che aveva colpito la sua immaginazione durante la sua esperienza in Inghilterra, ossia alcuni oggetti tipici della cultura equestre inglese. Il morsetto, il nastro rosso e verde - usato nel sottopancia delle selle - e le staffe diventano icone con cui decorare non solo gli articoli per gli appassionati di cavalli, ma anche gli accessori per l’alta società. In pochi decenni il marchio guadagnò vasti consensi sia in Italia che tra il jet-set d’oltreoceano. I figli di Gucci, che presero le redini dell’azienda dagli anni Cinquanta, proseguirono l’opera del padre, focalizzando il brand su borse e accessori. Nel 1960 nacque il celebre logotipo con la doppia G.

Negli anni Novanta il marchio venne rivoluzionato dall’arrivo di uno spregiudicato stilista texano. Tom Ford diede alle collezioni Gucci un’impronta di forte sensualità, risollevando l’azienda da un momento difficile. L’idillio durò fino al 2004, anno in cui Ford si mise in proprio. Oggi le collezioni Gucci portano la firma di Alessandro Michele, designer visionario che ha portato in passerella uno stile post-moderno e poliedrico. Sotto la sua guida il brand fiorentino è tornato a fare parlare di sè in tutto il mondo.

Bamboo bag: l’iconica borsa col manico di bambù nacque negli anni Cinquanta per mano del fondatore della maison, Guccio Gucci. L’uso di questo materiale non era usuale per l’epoca e rese questo modello immediatamente riconoscibile e popolare tra le celebrità italiane e hollywoodiane.
Jackie O: questo modello, inizialmente chiamato “Constance” e molto amato dalla ex first lady Jacqueline Kennedy (poi Onassis), venne rinominato da Gucci in suo onore. Si tratta di una borsa a spalla capiente, dalla forma a trapezio, con la caratteristica chiusura a fibbia su tessuto logato con la doppia G.
Dyonisus: il modello Dyonisus è uno dei più venduti di Gucci. È una borsa a tracolla con manico lungo a catena, disponibile in varie misure, e fibbia a battente in metallo le cui estremità sono due teste di tigre.
Marmont: una delle borse Gucci di maggior successo negli ultimi anni. Marmont è una borsa in pelle matelassé (trapuntata) con logo a doppia G ben visibile. Nella versione mini a tracolla - e anche a marsupio - ha spopolato tra le star internazionali.
Soho Disco: un modello dalle dimensioni medio-piccole, piuttosto squadrato, ma capiente per essere una piccola tracolla. Queste caratteristiche l’hanno reso molto amato dalle donne di tutte le latitudini. Ha un design essenziale e pulito, impreziosito dal grande logo tono su tono e da una nappina nella chiusura.

Nel gennaio del 2015 Alessandro Michele ha debuttato come direttore creativo di Gucci. Non era tuttavia un perfetto estraneo: era infatti approdato in azienda già nel 2002, per volere dell’allora direttore creativo Tom Ford. Eppure all'epoca il suo nome era sconosciuto fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori. Non lo è rimasto a lungo: sotto la guida di Michele, Gucci è tornato ad essere un nome di primo piano non soltanto nell’ambito della moda, ma della cultura contemporanea. Michele stesso è stato inserito nel 2017 dalla rivista statunitense Time tra le 100 persone più influenti del pianeta.

Ma che cosa è cambiato? La visione di Alessandro Michele è decisamente peculiare. Nelle sue collezioni non troviamo tendenze, ma una sovrapposizione di stili, epoche, suggestioni, ispirazioni, cultura alta e bassa, senza tempo e allo stesso tempo profondamente nel nostro tempo. Tutto si mischia, tutto si trasforma e si contamina, gli stessi generi maschile e femminile non sono più separati da una cortina invalicabile ma si fondono l’uno nell’altro. Il pubblico sembra proprio non stancarsi mai delle storie fantastiche e bizzarre raccontate dall’estro creativo di Michele.