Prodotti Converse All Star

Le sneaker più famose del mondo: questa è la reputazione che precede le Converse All Star, note anche come Chuck Taylor All Stars, Chucks, Cons e chissà quanti altri soprannomi. Sicuramente è difficile trovarne di più longeve, visto che nel 2017 l’azienda festeggia i 100 anni dall’uscita del primo modello, firmato dal giocatore di basket Chuck Taylor. Se all’inizio si trattava di calzature pensate per i professionisti dello sport e della pallacanestro in particolare, ai giorni nostri le All Star godono di una popolarità trasversale che non conosce crisi, grazie al loro design inconfondibile - suola grossa in gomma, tomaia in tela e lacci bene in vista - che si presta a mille variazioni di colore, di materiale e di dettaglio.

Eppure la società fondata nel 1908 da Marquis Mills Converse nel Massachussetts non è stata sempre così fortunata. La sua dipendenza dalle vendite del modello più famoso, le All Star appunto, ne causò il tracollo negli anni ‘90, quando l’ambiente delle sneakers divenne ipercompetitivo, tanto da essere costretta a dichiarare bancarotta nel 2001. Nel 2003 Converse venne acquisita dal colosso Nike, che con la sua esperienza nel settore riuscì a far riguadagnare la popolarità perduta al marchio, sia negli Stati Uniti che in Europa.
Ora i tempi bui sembrano finiti del tutto e nel 2015 hanno visto la luce le Chuck Taylor II, migliorate in leggerezza e resistenza.

Rock

Col comparire sul mercato di Nike ed Adidas negli anni ‘70, Converse perse il primato di scarpa più amata dagli sportivi, ma divenne un must have in un mondo apparentemente distante mille miglia: quello della musica rock. Le Chuck Taylor All Stars divennero le sneaker preferite di gruppi come i Ramones, gli AC/DC, i Guns N’ Roses - o meglio il loro chitarrista Slash - e i Nirvana. Per avere la giusta credibilità dovevano essere in tela nera, sporche e possibilmente bucate, o almeno consunte, ed è così che le portavano tutti coloro che volevano sentirsi parte della controcultura che rifiutava il perbenismo di massa.

Edizioni fashion

Attenzione, per il mondo della moda le Chuck Taylor All Star non sono in semplice tela, ma in canvas! Ironie a parte, alcuni dei marchi di alta moda più famosi del mondo hanno voluto vestire l’umile scarpa in tela e gomma, rendendola un’icona fashion. Tra le edizioni limitate più riuscite spicca quella realizzata da Missoni nel 2010, il quale ha impresso sulla tomaia la tipica fantasia geometrica a gradazioni di colore della casa di moda lombarda.
Anche il designer Riccardo Tisci, direttore creativo di Givenchy, ha voluto cimentarsi nel reinterpretare la classica sneaker, creando un’edizione destinata al mercato giapponese con stampa animalier nero su nero: aggressiva ed elegante.
Ancora più originale la strategia di restyling messa in atto dalla maison francese Martin Margiela. Le Converse da loro rivisitate apparentemente sono interamente bianche, colore simbolo del marchio, ma man mano che le si utilizza la tela rivela il colore originale sottostante al bianco, che non è reso noto al momento dell’acquisto. In questo modo la scarpa cambia aspetto a poco a poco con lo scorrere del tempo.

Chuck Taylor II

Al di là delle edizioni limitate e di restyling “di facciata”, per 98 anni le Converse All Star sono tutto sommato rimaste le stesse, fino al 28 luglio 2015. Quel giorno l’azienda ha infatti lanciato le sneaker Chuck Taylor II, primo vero tentativo di apportare qualche cambiamento sostanziale al proprio modello simbolo. Un compito certamente difficile, che i designer di Converse hanno voluto affrontare chiedendo lumi alla casa madre Nike su come migliorare il comfort e la resistenza.

Tra Chuck Taylor vecchie e nuove le differenze esteriori sembrano essere poche, ma in realtà è cambiata la struttura della scarpa: logo laterale cucito e non applicato, tomaia in tela resistente, tecnologia Nike Lunarlon per la soletta, capace di ammortizzare bene il piede senza appesantirlo.

L’accoglienza riservata al modello è stata piuttosto tiepida, soprattutto in America, dove la stampa ha rimarcato che se non si usura non è una vera Converse. In ogni caso, la versione II non ha sostituito la prima, per non disturbare chi crede che i miti debbano restare intoccabili.

Più famosa è la sneaker, più numerose saranno le imitazioni. Come si fa ad essere sicuri che il paio di Converse All Star acquistato sia originale? Il diavolo sta nei dettagli, e sono proprio questi che è necessario controllare con attenzione.
Altro aspetto da tenere conto è il numero, in quanto il modello a collo alto, ovvero quello classico, a volte risulta un po’ stretto, soprattutto durante i primi utilizzi. Per chi ha la pianta del piede larga, solitamente è meglio prendere un mezzo numero in più.

Tomaia e plantare: la tomaia è in cotone colorato nelle versioni più classiche, in tela Tencel sulla Chuck Taylor II, con due buchi laterali, che servono a ventilare. Sul plantare è presente la scritta Converse.

Logo: il logo sulla tomaia è incollato sulle All Star classiche e cucito sulle Chuck Taylor II. Su di esso figurano la scritta Converse All Star in rosso e la stella con la firma di Chuck Taylor in blu marino.

Suola: sotto la suola, piatta e in gomma spessa, è presente ancora una volta il logo Converse con la stella e il numero della scarpa. Se vi sembra troppo piatta, esistono anche versioni rialzate con tacco interno.